L’uomo osa l’impossibile e sulla costa occidentale del lago di Garda di imprese al limite ne ha create bene due: una la strada nella roccia, una strada incredibile scolpita nelle pareti a picco sul lago e creando terrazzi per unire il sud del lago con il nord; la seconda le limonaie. Non esiste al mondo una coltivazione di limoni più a nord di quella del lago di Garda.
La latitudine ideale è 40° parallelo a nord, qui sulle sponde del Benaco siamo al 46°: un miracolo creato dall’ingegno e dalla perseveranza dell’uomo, quel volere andare oltre il possibile, anche se non ci crede nessuno.
I limoni sul lago di Garda
I pomi d’oro, qui sul lago di Garda sono stati portati dalla Liguria dai frati del convento di San Francesco di Gargnano alla fine del 1200 ma è tra il1600 ed il 1800 che la produzione di limoni diventa una voce economica importante per il Garda, dando vita ad un'architettura unica al mondo che lasciava stupiti artisti e scrittori come D.H.Lawrence e J. Goethe.
Si sono costruite alti parati di pietra per proteggerle dai venti e in inverno queste serre a cielo aperto venivano ricoperti da tetti e vetrate per proteggerle dal freddo, un freddo comunque sempre mite rispetto alla sponda nord del lago di Garda, quando a Riva nevicava, qui comunque pioveva.
Se gli inverni erano troppo rigidi si accendevano bracieri all’interno delle limonaie per preservare le piante e lo spettacolo dalle coste doveva essere incredibile: queste lunghe torri di pietra, legno e vetro che si infiammavano di luce.
Quando percorrete la gardesana occidentale tra Salò e Riva potete ancora ammirare le limonaie, imponenti costruzioni che sfidano le pendenze a picco della costa e si innalzano al cielo. La maggior parte ormai sono residenze private, ma tre ancora resistono a Tignale, Gargnano e Limone.
Attorno alle limonaie ruotava il lavoro e la perizia di molte persone, così come tutta la cultura artigiana e rurale di intere generazioni, che dal commercio di limoni, aranci e cedri traevano i benefici di una economia fino alla fine del XIX secolo fiorente, basata sull’unicità e sull’ottima qualità del prodotto. Alla metà del XIX secolo, epoca del massimo sviluppo, quasi 50 ettari erano destinati all’agrumicoltura, con circa 35.000 piante produttive e una media annuale di 15-20 milioni di limoni raccolti per l’esportazione, soprattutto verso l’est e il nord Europa.
Dove puoi ancora trovare la Madernina, limone autoctono del lago di Garda: Limonaia La Malora
A Gargnano Fabio Gandossi cura ancora il sogno del padre Giuseppe Gandossi e si prende cura delle piante di limone della Limonaia La Malora. Recuperata nel completo abbandono in cui vessava, oggi la coltivazione è stata completamente ripristinata e segue l’antica tradizione della coperture quando arriva l’inverno.
Qui potete trovare un tesoro prezioso: la Madernina, una qualità di limoni autoctona del lago di Garda.
Vuoi visitare le limonaie del Garda? Chiedi ai nostri ragazzi della reception oppure prenota direttamente il tour guidato qui :
Le Limonaie di Gargnano
Passeggiata con guida alla scoperta delle incredibili limonaie di Gargnano
Quando : da18/06 a 13/09 ogni martedi e venerdi alle h. 10 – da 20/09 a 18/10 every venerdi alle h. 10
Dove: Municipio di Gargnano, via Roma 47, Gargnano
Durata : 3 ore circa
Prezzo: €24,00 per persona, inclusa una piccoal degustazione di prodotti tipici alla cooperativa “Terre&Sapori” (gratuita per I bambini fino a 11 anni)
Prenotazioni: fino a 24h prima entro h. 17
Info e prenotazioni : tour@terresapori.it
La Limonaia del Castel a Limone
A Limone resiste grazie all’opera del Comune la Limonaia del Castel con Franco Usardi, memoria storica della limonaia, che è pronto a raccontarti dei limoni, delle cole per irrigare le limonaie, prendendo l’acqua dal Rio Malora e del tenace limone che sopravvisse alla terribile gelata del 1985.
Ti racconterà che tre furono le difficoltà che incontrarono i nostri antenati per coltivare i limoni: combattere il freddo, trovare buona terra e portare l’acqua, ma vinsero tutte e tre queste sfide e oggi i limoni con i loro fiori bianchi e i loro frutti gialli sono qui a testimoniarlo.
La limonaia di Tignale: Pra de la Fam
La limonaia più affascinante rimane quella del Pra de la Fam, un tratto di costa tra Tignale e Limone, che una volta era raggiungibile solo dal lago. Il nome sembra derivi dal fatto che qui i marinai trovavano riparo dalle terribili bufere del lago e che rimanessero per giorni senza cibo, in attesa che il tempo si placasse e potessero tornare a casa.
Qui si trova la più grande limonaia del Garda e tutt’ora in funzione con il suo ecomuseo: potrai scoprire tutti i segreti delle coltivazioni dei limoni, gli attrezzi e lasciarti incantare dal panorama che si gode dai piani alti dell’edificio. Chissà forse i limoni si trovano a proprio agio a queste latitudini, anche grazie alla bellezza e all’incanto del nostro lago.